mercoledì 5 aprile 2017

Calzoni fritti


Di Nepitella Partenopea

Calzoni fritti che passione! Qualche sera fa invito degli amici a casa di cui uno, poverino, infortunato e costretto alla posizione supina. L'ho immaginato adagiato sul divano con i confort di una cena da antichi romani, con grappoli d'uva e calici di metallo colmi di vino, ma poi mi sono calata nella realtà e mi sono chiesta cosa potessi preparare che si potesse servire e mangiare in quella posizione da Paolina Borghese. Niente posate, escludo le focacce che perdono frammenti del ripieno e mettono a dura prova il mio impulso alla pulizia, sushi non è apprezzato dagli ospiti, finger food troppo complicato, avevo solo 2 ore da dedicare alla preparazione. La tradizione, allora, mi è venuta in soccorso. Sì i calzoni fritti potevano essere una soluzione! E allora... Li ho offerti su un vassoio di argento che era l'unica cosa che potesse richiamare gli sfarzi dei baccanali delle mie fantasie iniziali.

Ho impastato 500g di farina00, 500g di farina manitoba, 20g di sale , 10g di zucchero, 15g di olio d'oliva e.v., un cubetto di lievito di birra e circa 570g di acqua tiepida.

Ne ho fatto 20 palline e le ho fatte lievitare in forno freddo su due teglie ricoperte di carta da forno.

Dopo circa 1 ora e mezza le ho stese con il matterello e farcite con passata di pomodoro, mozzarella e parmigiano grattugiato (o Auricchio a seconda se si preferisce un sapore più o meno sapido).

Ho fritto i calzoni in olio di semi di arachidi a 160 C°.



1 commento:

isolina ha detto...

!!!! che supervoglia!!!

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